MARIO LEVIS in Crazy Fàntony! + SILVIA LANIADO in Note Dolenti

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08/12/2024 |

20YEARSYOUNG
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🎉 DOMENICA 8 DICEMBRE
MARIO LEVIS in Crazy Fàntony! + SILVIA LANIADO in Note Dolenti

🕘 h18:00

🎟️ Ingresso: 10 euro
Biglietti –> https://bit.ly/Teatro_8dic

📍 CPG TORINO
Strada delle Cacce 36, Torino


Crazy Fàntony Show di e con Mario Levis
Un violinista, due frack e tanti archetti! Vorrebbe solo suonare il suo violino….!
Ma già dell’inizio del concerto, si può intuire che qualcosa potrebbe andare storto.
Il resto è un continuo stupirsi dell’inaspettato, creato dala fantasia e precisione dell’artista abile a manipolare oggetti e districarsi degli imprevisti che gli capitano continuamente.
Clown eccentrico, musica dal vivo e manipolazione di oggetti.
BIOGRAFIA MARIO LEVIS
Creatore ed interprete dei suoi spettacoli originali con 20 anni di esperienza in festival internazionali e mondiali.
Clown, musicista e giocoliere nasce in italia nelle montagne bellunesi.
Nel 2005 frequenta per 3 anni la scuola Atelier di Teatro Fisico a Torino e sviluppa le sue doti che affina e impara ad usare con l’arte del teatro di strada.
Successivamente si forma con vari maestri in europa come Andrè Casaca o Adrian Schvarzstein e in Brasile dove ospite del Teatro Lume di Campinas, impara le loro tecniche, mescolandole alla sua formazione.
Negli anni 2009/2015 crea la performance “L’albero che Suona la Sega” e lo spettacolo “Hanger?” vincitore dei premi nell’ambito del teatro di strada.
Creazioni originali con cui inizia a partecipare a numerosi festival internazionali come Mimoff Festival in Francia o Pflasterspektakel a Linz e mondiali come Hi Seul Festival in Corea o Fremantle Festival in Australia.
Nel 2015 forma la compagnia “DuoLinda” con l’artista circense Silvia Martini e lo spettacolo “La Dama Demodè” con la regia di Adrian Schvarzstein. Lo spettacolo vince i premi;
Premio Emilio Vassalli 2018, premio Trampolino 2019 e premio PIC (Poetic Invasion of the City 2019).
Nel 2021 inizia a creare lo spettacolo solista destinato ai varietè Crazy Fàntony con la supervisione della compagnia Manicomics e insieme ad altri 3 artisti fonda un collettivo,
con il quale da vita ad un arena itinerante chiamata ANTILIA.

Nel periodo invernale 2022/2023 inizia ad esibirsi come clown nel circo Peppino Medini con cui continua a collaborare anche negli inverni a seguire.
Nel 2023 partecipa a numerosi festival come Tutti Mati per Colorno, Aufgetischt Festival o Passage Festival e viene selezionato al International Variety Festival-New Comer Show
al Krystallpalast Varieté Leipzig con la performance Crazy Fàantony.
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Frammenti d’opera tragicamente comici di e con Silvia Laniado
L’opera lirica è una cosa seria? Non sempre!
Ecco un soprano improbabile alle prese con i problemi di tutti i giorni.
Come reagirebbe il personaggio di un’opera lirica di fronte a situazioni banalmente quotidiane come una telefonata o la descrizione di una ricetta?
BIOGRAFIA SILVIA LANIADO
cantante comica, attrice, regista, direttrice artistica nonché appassionata gattara.
Nel 2007 fonda la compagnia “Le due e un quarto”, con cui propone spettacoli che fondono il teatro comico e il teatro di figura in teatri e festival di arte di strada in giro per il mondo. Il duo vince numerosi premi tra cui Premio Benedetto Ravasio come miglior compagnia emergente, Menzione Mirabilia per miglior spettacolo di strada e Premio Gianduia di pezza per miglior spettacolo comico.
Nel 2013, insieme ad altri due attori-musicisti, fonda una nuova compagnia, il Trio Trioche, con cui interpreta e rivisita brani della musica classica e dell’opera lirica in chiave clownesca. Nel 2015 ha vinto il primo premio “SurPrize” della giuria e il gran premio del pubblico al Teatro Carambolage di Bolzano con la seguente motivazione : Per un eccellente collegamento tra alta musicalità, clownerie, professionalità, drammaturgia e “storia contemporanea” unita a “corretta follia comica”.
Partecipa a 2 produzioni del Teatro “Le Musichall” di Torino: Gran Varietà e Spikisi con la regia di Stefano Genovese e la direzione artistica di Arturo Brachetti, con numeri di opera lirica comica scritti, creati e interpretati personalmente, in cui unisce tecniche di trasformismo, magia, teatro di figura e virtuosismi vocali: ” Note dolenti “.
Dal 2017 fonda e dirige lo Spazio Dilà magazzini creativi a Torino, un’ ASD che ha lo scopo di creare un contenitore di idee, un luogo di diffusione della formazione, la creazione e lo scambio artistico nella città di Torino.
Nel 2019 entra a far parte della compagnia di Casa Fools per il nuovo spettacolo scritto e diretto da Luigi Orfeo “ Troiane”, una riscrittura della tragedia di Euripide, con un cast di sole donne.
Metafora del nostro presente, Troiane è una storia intimistica tutta al femminile, che racconta la fatalità della guerra e la corruzione dell’animo umano.
Nel 2020 fonda insieme ad altri 6 artisti il Circo Madera una compagnia di circo contemporaneo itinerante di cui è direttrice artistica, regista e interprete.
È la Signora Masciuga in Psicomic!, in Hesperus la vediamo alle prese con il suo canarino, altre volte l’abbiamo beccata sotto forma di neonata con il suo passeggino, mentre in Canto Ergo Sum ci porta in giro per l’universo con virtuosismi spaziali.
 Nell’estate 2021, Martina Soragna e Silvia Laniado lanciano Pagliacce Network al grido di “connettere, ispirare e condividere per stimolare le pagliacce di oggi e di domani”.
Nasce così la rete tra clown professioniste per condividere conoscenze, esperienze di ricerca e confrontare le creazioni artistiche rispetto al tema del clown, che ad oggi conta 68 pagliacce da tutta Italia.
Uomini e donne ridono per le stesse cose e allo stesso modo? Si possono delineare dei caratteri distintivi o delle sfumature delle rispettive comicità?
Perché storicamente ci sono stati più clown uomini?In che modo oggi le donne possono contribuire all’innovazione e allo sviluppo sostenibile della cultura?
Pur condividendo il pensiero che la comicità sia un linguaggio universale, ci sembrano queste domande interessanti e doverose per una ricerca innovativa del circo contemporaneo e per contribuire allo sviluppo di una cultura di qualità, equa ed inclusiva, come invita uno dei punti dell’Agenda 2030 in merito all’uguaglianza di genere e all’empowerment delle donne.