¿Qué esperas?
¿Qué esperas? la cui traduzione letteraria dallo spagnolo significa “Che aspetti?”, è una domanda rivolta a tutte le donne vittime di violenza domestica, affinchè prendano la consapevolezza e il coraggio di prendere una distanza fisica e psicologica da una relazione e condizione di convivenza fatta di abusi e violenze, prima che degeneri in eventi drammatici o si cronicizzi in un rapporto di dominio e prevaricazione vissuto nel silenzio, nella solitudine e nel nascondimento.
25 Novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 Novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.
Casa Artemisia
www.casaartemisia.it
www.facebook.com/casaartemisia
La Cooperativa Sociale Mirafiori Onlus e l‘Associazione la Locanda presentano il nuovo progetto Casa Artemisia, un servizio residenziale di “tregua” a carattere preventivo, sito in Torino e rivolto a tutte le donne che, all’interno del loro quotidiano, vivono nel silenzio relazioni con il proprio partner o con il proprio ex, riconducibili a strategie di stalking nei loro confronti e che pur essendo arrivate alla decisione di interrompere la coabitazione, non sanno dove andare e a chi rivolgersi, o si trovano nella condizione di dover mettere della distanza dal proprio luogo di vita abituale.
Casa Artemisia vuole rappresentare una risorsa a disposizione delle donne per spezzare volontariamente un rapporto fatto di violenze, di abusi e di maltrattamenti, prima che possa degenerare in un evento drammatico definitivo o prima che la sequenza di episodi si cronicizzi in un rapporto di dominio e prevaricazione vissuto nel silenzio, nella solitudine e nel nascondimento, ed allo stesso tempo vuole essere un’opportunità per darsi un tempo in cui valutare la propria situazione al di fuori del coinvolgimento emotivo, della vicinanza, della relazione con il partner.
Casa Artemisia “una casa per un po’” è una nuova risorsa del territorio messa a disposizione per offrire alle donne una concreta alternativa alla convivenza di coppia che rischia di diventare ‘una prigione senza via di uscita’, per iniziare a riprogettarsi e a riprogettare un proprio futuro autonomo dai vincoli di una relazione che può ridurle ad una schiavitù psicologica, fisica, materiale e relazionale.
Casa Artemisia è sita in Torino e vuole garantire la riservatezza delle ospiti, pertanto è possibile richiedere info sul progetto e sulle modalità di accoglienza attraverso il contatto e-mail info@casaartemisia.it o telefonando ad un numero verde che sarà attivato a breve e segnalato sul sito www.casaartemisia.it
Casa Artemisia è un progetto di Cooperativa Sociale Mirafiori Onlus e Associazione La Locanda con il contributo di Compagnia di San Paolo.
CELESTE GUGLIANDOLO e GIORGIO MIRTO
Celeste Gugliandolo in arte Liza de I Moderni, testimonial e ospite d’eccezione dell’evento, parteciperà con un suo contributo speciale attraverso un’inedita performance musicale, insieme al chitarrista Giorgio Mirto, dedicata alle donne e al tema della giornata.
UOMAn
Spettacolo teatrale di e con: Selene Baiano, Francesca Pisano, Alice Rondana, Giulia Santabarbara, Pamela Tomaino, Anita Romanello
“Se sul tema uomini e donne si è già parlato tanto, oltre all’aver scritto davvero tutto, da Bridget Jones a Lara Croft, da Sex and the City ad Antonella Clerici, noi invece abbiamo ancora qualcosa da dire!
Strizzando l’occhio alla scienza che vuole l’uomo e la donna biologicamente diversi, ridendo su stupidi stereotipi e sposandone decisamente alcuni, crogiolandoci un po’ sui difetti femminili e sulle mancanze maschili per dare spunti subliminali per un cambiamento, per far continuare l’emancipazione femminile e… per farne iniziare una maschile!
Il tutto verrà detto ed ascoltato in radio, nella nostra vita quotidiana, dove in libertà puoi cambiare stazione e cambiare storia, dove becchi quella frequenza, o quella rubrica che meravigliosamente parla di te. Spettacolo nato per essere morso nei momenti di convivialità, tra un bicchiere, un panino o quello che volete, sopraffatte dall’idea che il cibo e le risate leghino più di tutto e che insieme, attrici e pubblico possano vivere un’esperienza di crescita su uno dei temi più vecchi, più dibattuti e mai superati: l’uomo e la donna”.
Lo spettacolo nasce dalla volontà di parlare del tema della parità tra uomo e donna, di fare il punto sulla tanto sospirata emancipazione femminile e regalare sfaccettature della donna moderna, nata nell’era post-femminismo.
La domanda che accompagna tutto il testo e a cui non viene data mai una risposta è: “Come si può essere pari, restando una donna e non diventando una UOMA?”.